Gli impianti geotermici sono sistemi per la climatizzazione a basso impatto ambientale: funzionamento, vantaggi e costi.
Gli Impianti geotermici per la climatizzazione si basano su una tecnologia che rispetta l’ambiente e, una volta ammortizzata la spesa iniziale, sono economicamente vantaggiosi.
Questi impianti, infatti, sfruttano il calore del sottosuolo (energia geotermica) per produrre energia per riscaldare gli ambienti e, nonostante richiedano un investimento iniziale maggiore rispetto agli impianti tradizionali, garantiscono consumi bassi, con una conseguente riduzione delle bollette per il riscaldamento.
Capiamo meglio come funziona un impianto geotermico.
Gli impianti geotermici sono impianti di climatizzazione formati da una pompa di calore che preleva calore dal terreno e lo consegna all’edificio tramite l’impianto di distribuzione. La pompa di calore è una macchina frigorifera molto simile a ogni frigo che ciascuno di noi ha nella propria casa. In questo caso possiamo dire che quello che andiamo a raffreddare, invece del cibo nel frigo, è il terreno attorno all’edificio e quello che andiamo a scaldare (che nel caso dei frigo è una serpentina posta sul retro) è l’edificio stesso, tramite le serpentine di tubi posti sotto il pavimento o a parete o a soffitto o tramite ventilconvettori più spesso usati negli uffici e nei locali commerciali.
Gli impianti geotermici sono reversibili, quindi in estate possiamo raffrescare la casa cedendo calore al terreno, in modo molto efficiente. Lo scambio di calore con il terreno avviene attraverso delle tubazioni inserite nel terreno sia orizzontalmente a profondità di 1-2 metri, sia con sonde verticali che raggiungono profondità variabili da qualche decina a poche centinaia di metri. In alcuni casi lo scambio può essere fatto con l’acqua di falda se presente a profondità non eccessiva e se non esistono vincoli particolari in questo senso».
Quando si può installare
Sembra una tecnologia complessa da installare e – quindi – anche con un percorso burocratico in salita, visto che ha a che fare con il sottosuolo, ma in realtà è praticamente sempre possibile ottenere l’autorizzazione per installare un impianto geotermico con pompa di calore, chiamato anche a bassa entalpia. Tutto deve partire da una valutazione preliminare sulla tipologia di impianto più adeguato ai fabbisogni energetici dell’edificio e sulla tipologia di scambio geotermico più adeguato al contesto geologico. Sulla base di queste valutazioni preliminari, che tengono anche in considerazione vincoli ed elementi geologici significativi, si definisce l’intervento ottimale e si presenta la domanda di autorizzazione all’Ente competente, che generalmente è la Regione. Occorre sfatare un po’ di miti rispetto agli aspetti autorizzativi nel senso che possono esserci divieti, vincoli o aree in cui è particolarmente difficile ottenere il permesso, ma questi sono casi molto rari e in generale una soluzione per le pompe di calore geotermiche si trova quasi sempre
Da dove partire?
Ciascuna casa e ciascun condominio avranno bisogno di un progetto su misura, sia per studiare il tipo di terreno su cui poggiano, sia per analizzare la qualità dell’involucro e quindi la quantità di dispersione termica a cui è soggetto. Una volta stabilito il fabbisogno energetico della casa, comincia la vera e propria progettazione. «Il progetto comprenderà il sistema di distribuzione del calore o del raffreddamento (pannelli radianti a soffitto, pavimento o parete oppure ventilconvettori o split idronici, oppure in alcuni casi anche normali termoconvettori, purché non sia necessario distribuire il calore ad altissime temperature). Infine, si passa a dimensionare lo scambiatore geotermico considerando le caratteristiche termiche del terreno, la temperatura del terreno indisturbato e le condizioni di presenza di acqua di falda.
Quanto costa?
Sì, un impianto geotermico costa di più rispetto a un impianto “tradizionale” ma garantisce consumi inferiori (oltre alla consapevolezza di aver scelto la soluzione più ecologica attualmente disponibile). Come ordine di grandezza bisogna considerare che un impianto geotermico di piccola taglia può avere un costo complessivo di circa 3.000 € per kilowatt termico, indicativamente il doppio rispetto a un impianto tradizionale. Il fattore scala aiuta a contenere questi costi nei casi di impianti di grandi dimensioni. Se ipotizzassimo di intervenire su una piccola villa con già previsto il progetto di un impianto a bassa temperatura, per esempio con pavimento radiante, con adeguata coibentazione ed impianti performanti, la differenza di costi sarebbe solamente relativa alla dispersione termica nel terreno. Il resto degli impianti sarebbero equivalenti a quelli già compresi nel progetto, perciò la differenza di costi potrebbe aggirarsi intorno ai 15.000€.
In quanto tempo si ripaga?
Considerata la consapevolezza sulla necessità di prevedere un investimento iniziale più alto, è importante capire in quanto tempo si riesce ad ammortizzare attraverso la riduzione dei consumi che permetterà. Le variabili da considerare sono tante, dalla qualità dell’involucro all’accesso agli incentivi fiscali per l’installazione (a seguire, i dettagli), ma in generale si può dire che i costi iniziali vengono ripagati in un tempo variabile fra i 5 e i 10/12 anni; sul lungo periodo – circa 25 anni – i benefici economici diventano tangibili.
Incentivi e detrazioni
Una prima distinzione: attualmente gli sgravi fiscali legati agli impianti geotermici riguardano le ristrutturazioni e non le nuove costruzioni. Per le ristrutturazioni che prevedono la sostituzione degli impianti a favore dei sistemi geotermici, si può usufruire del Conto Termico e dell'Ecobonus, che prevede una detrazione del 65%.
I vantaggi
I principali vantaggi che offre un impianto geotermico sono due: economici e ambientali. I risparmi in bolletta di questo tipo di sistemi raggiungono circa il 40/45% rispetto a una caldaia a condensazione a metano abbinata a un sistema di raffreddamento estivo con condizionatori. Ma, va ricordato che il beneficio principale di questo tipo di impianti è un beneficio ambientale poiché quello con le pompe di calore geotermiche è il sistema che consente il più basso valore di emissioni in atmosfera dirette o indirette. Questo vuol dire che realizzare un impianto geotermico contribuisce alla tutela dell’aria e dell’ambiente oltre che al contrasto dei cambiamenti climatici e alla riduzione della dipendenza dalle fonti fossili. Un altro beneficio non indifferente è la sicurezza, perché gli edifici dotati di impianto geotermico possono essere edifici gas free.
Per maggiori approfondimenti contatta i nostri esperti
Comments